IL VINCOLO DIFFERENZIALE 90 – PRIMA PARTE

Luglio 03, 2017 | Lotto

L’argomento di cui trattiamo vide per la prima volta la luce nel maggio del 1963 pubblicato da Fabarri sulla rivista guida dell’epoca “IL CALCOLO VINCITORE”. Ne riportiamo integralmente il testo:

“Gli studiosi del lotto sanno che le estrazioni non avvengono a caso e che un tessuto di legami e rapporti, ancora in gran parte sconosciuti, è per così dire il sottofondo armonico dei numeri e dei loro avvicendamenti. Un incessante lavoro di ricerca, analisi ed interpretazione ha posto in luce, attraverso decenni e forse secoli, alcuni principi fondamentali ed alcune leggi generali che presiedono allo sviluppo della corrente estrazionale, dando luogo ad un complesso di manifestazioni e fenomeni. Sono stati compiuti passi di notevole importanza e gli sforzi sono tesi verso il progresso. Ogni tanto capita al ricercatore impegnato e serio di scorgere elementi e connessioni che, per la loro assidua e frequente manifestazione, assumono particolari significati e fermano l’attenzione dei competenti. E’ questo il caso di un nuovo ritrovamento che, come è detto nel titolo del presente articolo, riguarda la disposizione armonica dei numeri e vale a conferire un’ulteriore conferma al principio generale del mirabile ordine delle estrazioni e riproduzioni. Si tratta del vincolo del differenziale 90, costituente un importante fattore di chiusura quadratica e che manifesta una sorprendente efficacia revisionistica. Eccone le caratteristiche. Si tratta di 4 numeri (preferibilmente scelti tra due ruote contigue, come Bari-Cagliari, Roma-Torino e simili) disposti in forma di quadrato, ossia due ambi i cui elementi occupano le medesime posizioni. Quando le 4 differenze che intercorrono tra questi 4 numeri, calcolate in tutti i sensi, assommano a 90, si realizza uno speciale vincolo in virtù del quale il gruppo quaternario stesso tende a riprodurre l’ambo entro un ciclo di estrazioni breve, spesso brevissimo, per tutte le ruote. L’efficacia del vincolo 90 si dimostra maggiore nei casi in cui fra le quattro differenze vigono rapporti di ordine. Molte volte, si noti bene, e specialmente nei casi con elementi più ordinati, si vede la riproduzione di uno dei due ambi fondamentali della formazione. Ne riporto qui di seguito qualche interessante esempio:

 5/1/1963

Genova 89-49

Milano 3-26

Differenze: 40 (fra 89 e 49), 23 (fra 49 e 26), 23 (fra 26 e 3), 4 (fra 89 e 3)

40+23+23+4 = 90 somma delle differenze

Si noti che queste differenze presentano due elementi in figura 4 e due in figura 5 ed hanno anche un elemento ripetuto.

Esito: Napoli 49-26 alla terza estrazione, Milano 89-26 alla sesta estrazione

 9/3/1963

Genova 43-41

Milano 53-8

Differenze: 2+33+45+10 = 90

Esito: Napoli 8-53 (ambo base) alla prima estrazione

 9/3/1963

Roma 53-13

Torino 59-61

Differenze: 40+42+2+6 = 90

Esito: Cagliari 13-53 (ambo base) alla terza estrazione

 9/3/1963

Torino 54-59

Venezia 42-3

Differenze: 5+34+39+12 = 90

Esito: 3-42 (ambo base) a Firenze alla seconda estrazione

Come si vede dagli esempi riportati, il vincolo 90 produce risultati meritevoli di grande attenzione. Naturalmente è consigliabile selezionare tra i tanti casi possibili quelli nei quali si rilevano fattori ordinativi. Occorre pazienza e precisione; ma il lavoro, come sempre, trova l’adeguato compenso nell’esito vittorioso.”

Questo procedimento del grande autore e padre della ciclometria risale a 54 anni fa. E’ inutile sottolineare e rimarcare che, anche oggi e dopo l’introduzione della seconda e della terza estrazione settimanale, esso funziona ancora mirabilmente. Ciò sia di insegnamento a quanti prediligono alla materia ciclometria i pseudo metodi di tanti cabalisti dell’ultima ora. Con questo procedimento Fabarri ha voluto tracciare i primi criteri dell’ordinamento simmetrico delle formazioni, nozione che, anni dopo, il caro prof. Domenico Manna riprese ed ampliò con il suo genio e la sua intuizione personale. E’ indubbio che le formazioni ordinate di cui parla il Fabarri nel suo articolo abbiano una capacità riproduttiva di alta valenza.  Qui l’autore ne da una prima interpretazione, successivamente in altri scritti modificata, che, comunque, rimane validissima ed attuale. Le nostre applicazioni che andremo ad illustrare, ferma restando la traccia iniziale del Fabarri, hanno cercato di individuare ulteriori elementi aggregativi per gli elementi fondamentali ricavabili dal procedimento originario. Le numerose prove che abbiamo effettuato (oltre agli esempi riportati che sono quelli utilizzati dall’autore, quando essi hanno risposto alle nostre caratteristiche) hanno confermato la eccezionale validità delle alternative identificate che permettono al giocatore di perseguire un vantaggioso e speculativo gioco per la sorte di ambo a ruota e su tutte.

(continua)