L’asimmetria dei numeri – Parte prima
No, amici lettori, non avete letto male e non c’è stato alcun errore nel riportare il titolo di questo nostro articolo. Abbiamo scritto proprio il termine ASIMMETRIA. E’ necessaria una doverosa premessa prima di passare all’esposizione di questa nostra teoria.
Cominciamo a ricordare che con la parola SIMMETRIA (dal greco symmetrìa, da sýn, con, e métron, misura) si intende una corrispondenza di una forma, di una misura o di una posizione in un dato gruppo di elementi che formano un insieme. In particolar modo, in termini matematici, si intende con tale termine la disposizione di due o più figure che corrispondono punto per punto, in modo che due punti corrispondenti dell’una e dell’altra siano a egual distanza da un punto, da una retta o da un dato piano.
Da sempre, nello studio dei numeri, abbiamo associato la parola simmetria al concetto di armonia ed equilibrio dei numeri. E, di conseguenza, il concetto di ASIMMETRIA dovrebbe servire ad illustrare uno stato di caos o di apparente disordine dei numeri stessi.
Cerchiamo di spiegare meglio il concetto. Se la simmetria esprime una esatta e “regolare” posizione delle cose rispetto ad un punto di riferimento ricercato e/o creato dall’osservatore (ad esempio l’insieme definito dei 90 numeri del lotto) degli ordinamenti predefiniti di “parte” dell’insieme che stiamo osservando, rispondendo ad una regola prefissata, determinano la simmetria stessa. Per capirci, le terzine “simmetriche” (che sono le 30 terne di numeri 1-31-61, 2-32-62, 3-33-63 …. 30-60-90) rispetto alla massa dei 90 numeri determinano una regola (sono formate da elementi distanti 30 unità uno dall’altro) e formano la simmetria propria di tali formazioni rispetto al punto di riferimento (i 90 numeri).
Ne consegue, per logica esclusione, che una ASIMMETRIA non possa esprimere alcuna regola ne formare alcuna simmetria rispetto ad un qualsiasi punto di riferimento, a meno che come tale non venga individuato “il caos numerico”. La regola in questo caso, sarebbe determinata proprio “dal non avere una regola precisa” (ci si perdoni il gioco di parole).
Ora, per assurdo, immaginiamo che vi sia un binario formato da due rotaie che abbiano uno spazio che non sia mai eguale tra loro, che vada restringendosi ed allargandosi di continuo, senza rispettare alcuna proporzione o regola. Pensate che ci sia un treno che possa percorrere questo binario?
Non v’è una risposta precisa a questa domanda. Se è vero che, con la corrente tecnologia, non esiste un treno le cui ruote possano seguire un binario che non sia formato da rotaie parallele, è anche vero che con la tecnologia del futuro nulla vieta che venga inventato ed implementato sui treni di domani un tipo di ruota che possa farlo.
Ma cosa ha a che vedere con il mondo del lotto quanto finora abbiamo scritto?
Una ASIMMETRIA viene letta come una entità priva di proporzioni armoniche. I greci ed i latini parlavano della simmetria (cosidetta “degli antichi”) come dell’accordo tra le parti di una medesima opera (statua) e, al tempo stesso, la rispondenza delle proporzioni delle singole parti rispetto all’intera figura. Ma accanto ad essa, nell’età moderna, si è fatta strada una nuova concezione di simmetria, non più legata alla proporzione, ma incentrata sul rapporto di eguaglianza tra parti contrapposte. Una asimmetria identifica, sia nell’una che nell’altra concezione, una rottura, una anomalia che porta chi osserva ad “accorgersi immediatamente” che un ordine o un equilibrio preesistente si è definitivamente infranto.
Osservate le due figure che seguono:
Nella figura 1 vi sono i tre punti contrassegnati dai numeri 30-60-90. Essi determinano una simmetria per via della loro distanza ciclometrica 30 che intercorre tra i tre elementi ed anche per le loro figure (3, 6 e 9) che sono “in proporzione” ordinate a passo 3. Come visivamente è facile controllare, le frecce che congiungono i 3 punti sono eguali e stanno a dimostrare che esiste il “vincolo” del passo 30.
Nella figura 2 i tre punti contrassegnati dai numeri 37-65-90 non presentano alcun legame di sorta, sia per distanza diversa tra loro (37-90 distano 37 unità, 37-65 distano 28 unità e 65-90 distano 25 unità), sia per diversa figura (37 figura 1, 65 figura 2 e 90 figura 9), come visivamente indicano le tre frecce che collegano i punti. In questo secondo caso siamo in presenza di una asimmetria, ovvero un gruppo di numeri che non presentano alcun ordine o equilibrio.
Da oltre 50 anni gli studiosi dei fenomeni numerici legati al mondo del lotto stanno tentando di trovare una spiegazione razionale all’apparente disordine (o caos) dei numeri ricercando freneticamente un “logico e sequenziale” ordine nascosto che, dal caos porti all’armonia, all’equilibrio, alla simmetria.
Ma se è vero, come diceva il grande Domenico Manna, che “dal caos si compone un ordine primordiale di simmetria dei numeri”, deve essere altrettanto vero che, tra i vari momenti (estrazioni) in cui tale ordine si forma, necessariamente “qualcos’altro deve succedere” per disordinare nuovamente i numeri in attesa di un nuovo equilibrio che dovrà formarsi.
Sembra un gioco di parole ma, questa affermazione, nasconde una grande verità: l’ordine numerico si genera in cicli, ricorrenti o periodici, ma sempre in cicli. E tra un ciclo e l’altro, regna il disordine, il caos, la ASIMMETRIA più totale e completa che nasconde, spesso disorientandolo, a chi lo cerca, un vincolo, un legame da cui far nascere una nuova armonia.
Asimmetria e disarmonia possono essere due termini simili per accomunare il disordine dei numeri che si forma estrazione dopo estrazione.
Ci siamo allora posti il problema. Se dal caos nasce un ordine, una simmetria, una armonia, sarà vero anche il contrario? Ovvero, è possibile codificare, regolarizzare una procedura che dall’ordine individuato generi una struttura asimmetrica o disarmonica?
A questo tenteremo di dare una risposta illustrando i nostri studi al riguardo nella speranza che essi possano costituire il seme per far germogliare un nuovo modo di intendere la ciclometria.
Ci lasciamo con un invito ad analizzare due formazioni che sono apparse lo scorso 13 gennaio 2015 sulle ruote di Bari e Cagliari, sorprendentemente (?) in posizione isotopa come 3° 4° e 5° estratto:
RUOTA |
1° estr. | 2° estr. | 3° estr. | 4° estr. | 5° estr. |
Bari |
74 |
89 | 45 | 60 |
15 |
Cagliari | 14 | 65 | 38 | 83 |
53 |
Come noterete sono formate (considerandole come due entità diverse) da elementi dotati della medesima simmetria: un ambo diametrale (60-15 su Bari e 38-83 su Cagliari) e un ambo simmetrico (45-15 su Bari e 83-53 su Cagliari).
Ora prendete gli estratti delle due ruote nei successivi 8-10 colpi e provate a vedere se vi riesce di identificare “una chiave di lettura” (sarebbe meglio dire “una chiave di sviluppo”) grazie alla quale avreste potuto prevedere l’uscita dei numeri che effettivamente sono stati sorteggiati.
(continua)
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