IL SINCROTONE – PARTE PRIMA

Aprile 09, 2017 | Lotto

Ecco un nuovo interessante argomento per i nostri utenti: si tratta del procedimento di Fabarri denominato “Il sincrotone 1”. Seguiteci, l’argomento, vedrete, sarà come al solito interessante ed utile!

TESTO ORIGINALE:

“I numeri, per chi non lo sappia, tendono a generare delle formazioni geometriche dotate di propria armonia. Una analisi attenta dei fenomeni estrazionali evidenzia, agli occhi dei più attenti, una mirabile tendenza alla manifestazione di ulteriori elementi che sono valori integratori di somme e distanze già manifestate da precedenti estratti. In sostanza possiamo dire che il principio che regola questo fenomeno è individuabile nella tendenza a manifestarsi del valore integrativo della somma e della distanza. Nei casi appresso descritti si vede che l’operatività è semplice e lineare e che l’esito dell’ambata è rapido; l’ambo secco si manifesta spesso nel giro di poche settimane per la sorte a tutte le ruote.

Il movimento e lo sviluppo dei numeri consente, perciò, di poter individuare con buona costanza un gioco di due numeri per la sorte di uno. Comunque non si creda che esso prometta sempre facili vittorie e grandi fortune.

Estrazione dell’1 dicembre 1962, ruota di Bari estratti 16 e 56.

La prima operazione consiste nel calcolo della somma e della differenza:

16+56 = 72                          56-16 = 40

Quindi si opera conteggiando il valore integrativo ai fissi 91 e 46:

91-72 = 19                            46-40 = 6                              19+6 = 25

da 16 a 19 = 3                     da 56 a 19 = 53

53 in quanto, in senso orario, abbiamo un movimento di 34 fino a 90 (34+19 = 53)

Esistono, a questo punto, due possibili modalità di gioco; quella del numero secco 25 e quello della coppia 19-6 ovvero due numeri per la sorte di uno. Annotiamo soltanto che il 25 si presenta sulla ruota di Bari dopo 3 estrazioni, mentre, dopo una sola estrazione viene estratto il numero 3.

Estrazione dell’1 dicembre 1962, ruota di Genova estratti 2 e 41.

2+41 = 43                             41-2 = 39

91-43 = 48                            46-39 = 7                              48+7 = 55

da 2 a 48 = 46                     da 41 a 48 = 7

Dopo una sola estrazione esce il 55 a Genova e dopo 12 estrazioni si manifesta il 46 che si abbina al 70, cioè la trasposizione del numero 7.

Ancora dalla stessa estrazione, ruota di Napoli, estratti 14 e 26.

14+26 = 40                          26-14 = 12

91+40 = 51                          46-12 = 34                            51+34 = 85

da 14 a 51 = 37                  da 26 a 51 = 25

Dopo 5 colpi viene estratto l’85 a Napoli, mentre al 6° colpo si manifesta l’ambo secco a tutte con l’uscita di 37-25 sulla ruota di Torino.

Si preferisca operare sempre su numeri che formino ambi uniti, non necessariamente su primi e secondi estratti come abbiamo fatto noi per illustrare il procedimento, ma l’importante è che l’ambo sia unito.

Questi casi non devono fuorviare il lettore. Lasciamo i sogni di vincita continua e manteniamoci sul terreno della realtà. Possiamo, senz’altro, dire che, attraverso un attento, serio e scrupoloso lavoro di analisi, l’osservatore attento potrà rintracciare nel tessuto estrazionale le forme e le manifestazioni più idonee e selezionate per applicare il procedimento testè illustrato.”

Fabarri tra le sue tante convinzioni sull’armonia dei numeri ebbe, sempre, quella ricorrente in molte sue tecniche, della tendenza al manifestarsi dei valori integratori della somma e della distanza degli estratti. Più volte egli individuò tali “regolatori” nel valore 91 per le somme ed in quello 46 per le distanze. Nel procedimento del Sincrotone (di cui tratteremo anche successive versioni date dallo stesso autore), Fabarri, in sostanza, ci dice che vi è una manifesta tendenza che i numeri base della formazione determinino la somma integratrice. Il Sincrotone, conclude l’autore, ha una tecnica complessa ed un fondamento para-scentifico secondo il principio che quando due forze esercitano un dato effetto su eventi numerici, la tendenza globale è data dalla somma algebrica dei singoli effetti di tendenza. Sicuramente il Sincrotrone non è uno dei lavori più noti del grande lottologo, anzi ne rappresenta, forse, uno dei momenti più astrusi e difficili come interpretazione. Abbiamo ritenuto opportuno presentarla ai nostri utenti, non tanto per la comunque indiscussa validità della sua stesura originaria, ma soprattutto per le varianti che presenteremo e che, ovviamente, rendono il procedimento di maggiore efficacia ed anche più logico nel susseguirsi delle procedure operative. I nostri aggiornamenti, oltre che a migliorare la resa dei procedimenti dell’illustre lottologo, mirano anche, e direi soprattutto, ad ampliare il gioco e le vincite, partendo quanto meno dall’ambo. Onde non generare confusione in quanti ci seguono, ci rifaremo agli esempi trattati dal Fabarri per illustrare quanto la sua mente partorì.

Estrazione dell’1 dicembre 1962, ruota di Bari estratti 16 e 56.

La prima operazione consiste nel calcolo della somma e della differenza:

16+56 = 72                          56-16 = 40

Quindi si opera conteggiando il valore integrativo ai fissi 91 e 46:

91-72 = 19                            46-40 = 6                              19+6 = 25

da 16 a 19 = 3                     da 56 a 19 = 53

Questo è quanto il Fabarri scrisse ma …. c’è un errore ! Egli infatti commise, secondo il mio modesto giudizio, l’errore di considerare la integrazione da 3 a 19 e da 56 a 19 come una semplice integrazione aritmetica. Invece, secondo una corretta impostazione ciclometrica i valori integrativi, che pertanto diventano le distanze ciclometriche intercorrenti, sono:

da 16 a 19 = +3                  da 56 a 19 = -37

Ricordino gli utenti attenti i segni + e – che abbiamo posto davanti a tali distanze. Li ritroveremo nelle successive versioni del “Sincrotrone” fabarriano. Questi due valori integrativi, definiti integratori distanziali, vanno addizionati e sottratti al capogioco che già Fabarri aveva individuato e che costituisce la somma integratrice della formazione. In sostanza non faremo altro che ipotizzare, oltre al valore sommativo, anche la possibilità che a sortire siano elementi che riproducono la medesima distanza dal valore sommativo stesso. Pertanto avremo:

25 + 3 = 22.28                   25 + 37 = 62.78 (78 perché 25+90 = 115-37 = 78)

Le operazioni che abbiamo fatto, infine, coinvolgono per due volte il capogioco 25 per cui il nuovo elemento capogioco che andremo a ricavare sarà dato dal raddoppio del 25, quindi 25+25 = 50.

In conclusione si mette in gioco la previsione composta dall’ambo secco principale 25-50 e dalle terzine 50-28-22 e 50-62-78 sulla ruota di Bari e, per recupero, a tutte.

Dopo 7 estrazioni, in data 19/1/1963 ecco sortire a Cagliari (tutte) il clamoroso terno secco 50-28-22, ed al colpo successivo, su Palermo (tutte), l’ambo in terzina 62-78!

Estrazione dell’1 dicembre 1962, ruota di Genova estratti 2 e 41.

2+41 = 43                             41-2 = 39

91-43 = 48                            46-39 = 7                              48+7 = 55

da 2 a 48 = -44                    da 41 a 48 = +7

Ricaviamo:

55 + 44 = 9.11                    55 + 7 = 62.48

Capogioco: 55 x 2 = 110-90 = 20

Previsione in gioco: ambo secco principale 20-55 e le terzine 20-11-9 / 20-62-48 su Genova e tutte.

Esito: a colpo, ambo secco principale 20-55 sulla ruota base di Genova !

Ancora dalla stessa estrazione, ruota di Napoli, estratti 14 e 26.

14+26 = 40                          26-14 = 12

91+40 = 51                          46-12 = 34                            51+34 = 85

da 14 a 51 = +37                da 26 a 51 = +25

Ricaviamo:

85 + 37 = 32.48                 85 + 25 = 20.60

Capogioco: 85 x 2 = 170-90 = 80

Previsione in gioco: ambo secco principale 80-85 e le terzine 80-32-48 / 80-20-60 su Napoli e tutte.

Esito: al 3° colpo, ambo in terzina 80-48 sulla ruota di Roma (tutte) !

Va detto che, in situazioni giocabili come quelle illustrate, è del tutto indifferente che si scelga questo o quell’estratto. Vale sempre la regola di Fabarri che prevede la messa in gioco di un ambo che sia comunque unito. Come anche va sottolineato che, nella stragrande maggioranza dei casi, si assiste nel limite delle 8 estrazioni successive alla sortita di almeno un ambo in terzina per tutte. Questo va detto anche per ricordare che il gioco, almeno a tutte, necessita di una adeguata progressione di puntate, in relazione al premio pagato per l’ambo in terzina che corrisponde ad 8,3 volte la posta.

Seguiteci fiduciosi. Nel prossimo intervento illustreremo come utilizzare una seconda interessantissima ed alternativa procedura ! Alla prossima.