La ciclometria spaziale – parte quinta
Lo studio delle figure “solide” che si determinano con la sequenza degli estratti e, in particolare, sulla base delle loro distanze, ha affascinato gran parte dei nostri utenti che si sono immediatamente messi all’opera per acquisire padronanza della materia e pratica nei calcoli.
Come sempre accade quando si introduce un qualcosa di nuovo sorgono interrogativi e perplessità sulla correttezza delle operazioni. I tanti quesiti che sono stati posti troveranno risposta a mano a mano con l’esposizione della teoria e le sue applicazioni.
Finora abbiamo esaminato una sola figura solida, il parallelepipedo. Inoltre abbiamo esposto degli esempi che riguardano la categoria delle figure “costruite” dove per tali intendiamo il solo rintracciare i 4 elementi base che ricordiamo devono rispondere ai seguenti requisiti:
- I due ambi, estratti su ruote diverse, devono essere stati sorteggiati in posizione isotopa e avere medesima distanza ciclometrica;
- I quattro numeri che formano i due ambi, devono essere due elementi di ordine pari e due di ordine dispari;
- I due ambi considerati non dovranno essere presenti su nessun’altra ruota oltre che sulle due che costituiscono la base di gioco.
Detto questo passiamo ad illustrare un esempio di una figura “perfetta” rilevata nelle estrazioni decorse.
Siano dati gli ambi 42-72 e 73-13. Nelle estrazioni successive sulle medesime ruote si rilevano, dopo 9 colpi l’ambo 87-58 e dopo 14 colpi l’ambo 27-28.
Si tratta in pratica dei quattro elementi diametrali dei numeri di partenza 87(42) – 58(13) – 27(72) – 28(73).
Le diagonali interne del parallelepipedo che congiungono ciascuno dei vertici della faccia superiore con il vertice opposto della faccia inferiore sono 73-27 / 13-87 / 42-58 / 72-28.
Sappiamo che per determinare il PDES (punto di equilibrio sommativo) esse dovranno presentarsi con due punti medi comuni.
Il PDES viene calcolato trovando il punto medio delle diagonali:
73-27 73-27 = 46 46:2 = 23 27+23 = 50 73-23 = 50
13-87 87-13 = 74 74:2 = 37 13+37 = 50 87-37 = 50
42-58 58-42 = 16 16:2 = 8 42+8 = 50 58-8 = 50
72-28 72-28 = 44 44:2 = 22 28+22 = 50 72-22 = 50
Come si vede otteniamo in questo caso 4 valori coincidenti (50). Ma cosa ci vuol dire questo equilibrio assoluto che si sta manifestando con la chiusura perfetta della figura? Sostanzialmente due cose.
La prima: ricordando i postulati fabarriani sulla ripetizione degli estratti la chiusura della figura del parallelepipedo (che si intende di altezza 45) con l’uscita dei 4 diametrali si preannuncia una “ripetizione” di almeno 2 dei 4 diametrali sulle due ruote interessate dal gioco. Di fatti, l’esempio proposto, vide uscire dopo solo 2 colpi di gioco l’ambo 58-27.
La seconda: il PDES calcolato, che nel caso esaminato sarebbe pari a 50+50 = 100-90 =10, rappresenta una più che attendibile ambata sulle due ruote. Non a caso dopo 2 colpi di gioco si manifestò sulla stessa ruota dell’ambo determinando il fantastico terno 50-58-27.
Purtroppo è assai raro riscontrare formazioni siffatte. Spesso si riesce a rintracciare solo una coppia dei numeri diametrali nelle estrazioni successive a quella dalla quale si “prelevano” i 4 numeri di partenza.
Vediamo un secondo caso tratto da una estrazione del 2011, quando su Roma e Venezia si presentarono i due ambi 43-13 e 76-16.
Dopo 6 colpi su Venezia fu estratto l’ambo 31-58 e dopo altri 8 colpi su Roma l’ambo 88-61.
Le diagonali interne del parallelepipedo che congiungono ciascuno dei vertici della faccia superiore con il vertice opposto della faccia inferiore sono 43-31 / 13-61 / 76-88 / 16-58.
Calcoliamo il PDES:
43-31 43-31 = 12 12:2 = 6 31+6 = 37 43-6 = 37
13-61 61-13 = 48 48:2 = 24 13+24 = 37 61-24 = 37
76-88 88-76 = 12 12:2 = 6 76+6 = 82 88-6 = 82
16-58 58-16 = 42 42:2 = 21 16+21 = 37 58-21 = 37
Come si vede otteniamo in questo caso 3 valori coincidenti (37) ed il quarto valore 82 che ne è diametrale.
Il PDES è dato da 37+82 = 119-90 = 29
Dopo 4 estrazioni, a Venezia, esce 29 seguito, al successivo colpo dall’ambo 88-31 sempre sulla ruota lagunare.
Ma, come detto, queste sono formazioni difficili da reperire nel tessuto estrazionale. Gli utenti hanno chiesto di conoscere quale sia il lasso di tempo entro il quale deve manifestarsi la condizione di uscita degli elementi che consentono la elaborazione della previsione e quando essa deve ritenersi valida o essere abbandonata. Abbiamo analizzato un numero sufficientemente ampio di casi da cui abbiamo ricavato una indicazione al riguardo.
Il lasso di tempo in cui dovrebbero manifestarsi i 4 elementi diametrali per poter dare avvio al gioco non deve superare i due mesi, ovvero le 25-26 estrazioni. Decorso questo spazio temporale la eventuale successiva uscita non rispetta i parametri del gioco e quindi va ritenuta nulla.
Egualmente va puntualizzato che essendo un gioco basato sulla ripetizione degli elementi diametrali la previsione va messa in gioco immediatamente dopo che si è verificata la condizione e va seguita per un periodo che non deve essere superiore alle 20 estrazioni. Ricordiamo che trattasi di un gioco basato su due sorti diverse: il gioco per ambata e quello di ambo. Per il primo, chiaramente, si prefigura un ciclo di gioco che, essendo due le ruote interessate dalla puntata, non vada oltre le 9 estrazioni (esattamente la metà del ciclo teorico di sortita dell’ambata a ruota fissa). Per il gioco di ambo, che può essere seguito con una cinquina (ambata con i 4 elementi diametrali come abbinamento) su due ruote, si opti per una pianificazione delle puntate che andranno necessariamente adeguate con una minima progressione dopo l’11° colpo di gioco al fine di evitare remissione di posta.
Per quanto, come detto, difficile da riscontrare come condizione, l’apparire della figura “completa” del parallelepipedo diametrale (altezza 45) non va trascurata essendo un chiaro segnale di vincita altamente probabile.
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