Nel meraviglioso mondo della simmetria – Prima parte

Settembre 15, 2016 | Lotto

Ci avviciniamo sempre di più al quarantennale della nostra attività di studio dei fenomeni legati al mondo del lotto. Cominciammo nel lontano 1977 quando da giocatori delusi del Totocalcio fummo incuriositi e “convertiti” al gioco del lotto da “nonno Vincenzo”, un simpatico settantenne (allora) che ci spiegò come i numeri del lotto potevano essere previsti seguendo quelle che egli stesso definiva “regole”.

Il suo quadernetto con i “conti” fatti per ricavare i numeri “buoni” era un universo a noi sconosciuto. Ma si sa, la curiosità è la leva su cui si fonda la conoscenza. E visto che le conoscenze matematiche non mancavano (sia benedetto il Liceo Scientifico!) decidemmo di cominciare a studiare quelle strane alchimie di calcoli cabalistici che il vecchietto ogni settimana sviluppava.

Ne è passata di acqua sotto i ponti. Cominciammo a studiare l’evolversi degli estratti intuendo che “qualcosa” doveva effettivamente esserci se, ad una data condizione, i calcoli fatti producevano esiti positivi. Poi entrammo nella squadra della “Settimana del Lotto” da semplici lettori, proponendo dei nostri elaborati che incontrarono il favore degli scommettitori e dei responsabili della testata. Tanta e tale era la nostra voglia di “apprendere” che ci permettemmo di “scomodare” quelli che erano i maestri indiscussi del sapere: Vitale, Manna, Longo, Manfredonia. Da tutti, nessuno escluso, abbiamo ricevuto incoraggiamenti (ed anche critiche) per la nostra visione un tantino futuristica (per l’epoca) del movimento dei numeri. Ma alla lunga quella che sembrava frutto solo di “lucida follia lottistica”, alla fine è diventata una modalità di analisi e di valutazione supportata dai risultati.

Questa premessa era necessaria per introdurre quello che fu il nostro primo (riuscito) tentativo di inquadrare i fenomeni estrazionali in uno schema simmetrico che, al tempo, definimmo legato alla “progressione e regressione” dei numeri.

Scorrendo il quadro degli estratti, ogni settimana è possibile selezionare delle formazioni che presentano particolari requisiti. Vi è noto che, in ciclometria, due numeri distanti di uno stesso valore ciclometrico da un terzo vengono detti “equidistanti”. Ad esempio, i numeri 14 e 22 sono equidistanti dal numero 18:

14 +4 18 +4 22

La distanza (o passo) 4 si manifesta in maniera lineare, una volta in forma regressiva (18-4 = 14) ed una volta in forma progressiva (18+4 = 22).

Ma il numero 18 non è il solo, tra i restanti 88 numeri, ad essere equidistante dal 14 e dal 22. Anche il diametrale del 18, vale a dire il numero 63, rispetta infatti la condizione di equidistanza:

22 +41 63 +41 14

Il valore o passo distanziale verrà dato dalla differenza tra il limite 45 (massima distanza ciclometrica tra i due numeri) ed il passo 4 espresso dal precedente calcolo. In questo caso 45-4 = 41. Ed infatti abbiamo che 63-41 = 22 e 63+41 = 104-90 = 14.

Le due distanze espresse si definiscono “complementari”.

Una struttura siffatta non è infrequente da rintracciarsi nel quadro delle estrazioni. In pratica essa è formata da un ambo diametrale uscito su una ruota (nel caso ad esempio, l’ambo 18-63) e da due numeri equidistanti dai due termini dell’ambo diametrale usciti su un’altra ruota (nel nostro caso 14 e 22).

La struttura simmetrica così composta, nel 1996 da noi definita “complementare e bivalente”, ci portò a definire lo sviluppo di un interessante calcolo per una previsione che, non di rado, vince su ruota determinata.

Vediamo come.

Nelle estrazione del 31 dicembre 2015 rileviamo la presenza dell’ambo diametrale 33-78 su Bari e dei due numeri 34 e 32 presenti su Palermo.

Stando a quanto detto fin qui abbiamo questo quadro:

32 +1 33 +1 34
34 +44 78 +44 32

La struttura simmetrica ci indica, in parole povere, che “si è innescata” una doppia progressione, una a passo 1 ed una a passo 44, che complementando le due distanze ha formato una struttura simmetrica composta da 4 numeri.

Tale simmetria è destinata a produrre ulteriori elementi, aventi particolari requisiti, che sono altamente probabili ad uscire sui due comparti di rilevamento o su tutte.

Ma quali sono i numeri futuri e di quale caratteristica dovranno godere?

La risposta è estremamente semplice: dovranno essere anch’essi equidistanti da quello che è il baricentro della struttura simmetrica, ovvero dall’ambo 33-78.

Il modo di calcolarli è immediato: tra i due elementi “proiettati” dalle distanze 1 e 44 e che sono 32 e 34 intercorre la distanza ciclometrica 2. Andremo semplicemente a sottrarla e sommarla:

32+2 = 34            32-2 = 30             34+2 = 36            34-2 = 32

I due elementi ottenuti 30 e 36 ed i rispettivi diametrali 75 ed 81 costituiscono i primi 4 numeri della nascente previsione. Essi rispettano, ovviamente, il parametro della equidistanza dal baricentro:

30 +3 33 +3 36
75 +3 78 +3 81
75 -42 33 -42 36
30 -42 78 -42

81

La somma comune delle due coppie, vale a dire 66 (30+36 = 66 e 75+81 = 156-90 = 66), assurge ad ambata e capo gioco per le due terzine 66-30-36 e 66-75-81 o la cinquina 66-30-36-75-81 per le due ruote di rilevamento Bari e Palermo, mentre i due ambi diametrali 30-75 e 36-81 vanno puntati per il solo gioco a tutte. Volendo, per la sorte di ambo a tutte, potranno essere puntati anche i due ambi 30-36 e 75-81.

Ecco gli esiti ottenuti:

7° colpo ambo 36-81 su Cagliari (tutte)

8° colpo ambata 66 su Palermo

Vediamo il successivo caso giocabile rintracciato in occasione della estrazione del 7 gennaio 2016 quando su Firenze si presenta l’ambo diametrale 23-68 e su Roma l’ambo 49-87.

87 +26 23 +26 49
49 +19 68 +19 87

La doppia progressione, una a passo 26 ed una a passo 19, che ha innescato la struttura simmetrica individuata ci permette di calcolare i due elementi di proiezione che ci interessano e che, ripetiamo, dovranno essere anch’essi equidistanti dal baricentro della struttura simmetrica, ovvero dall’ambo 23-68.

Tra i due elementi “proiettati” dalle distanze 26 e 19 e che sono 49 e 87 intercorre la distanza ciclometrica 38 che andremo a sommare e sottrarre:

49+38 = 87          49-38 = 11           87+38 = 35          87-38 = 49

Verifichiamo che i due elementi ottenuti 11 e 35 ed i rispettivi diametrali 56 ed 80 rispettino il parametro della equidistanza dal baricentro:

11 +12 23 +12 35
56 +12 68 +12 80
56 -33 23 -33 80
11 -33 68 -33 35

La somma comune delle due coppie, vale a dire 46 (11+35 = 46 e 56+80 = 136-90 = 46), assurge ad ambata e capo gioco per le due terzine 46-11-35 e 46-35-80 o la cinquina 46-11-35-56-80 per le due ruote di rilevamento Firenze e Roma, mentre i due ambi diametrali da puntare a tutte sono 11-56 e 35-80.

Ecco gli esiti ottenuti:

1° colpo ambo 35-80 su Torino (tutte)

3° colpo ambata 46 su Roma

5° colpo ambo in terzina (o cinquina) 11-35 su Firenze

7° colpo ambo 35-80 su Napoli (tutte)

Quel che abbiamo illustrato è solo la … “punta dell’iceberg simmetrico” che si nasconde nel tessuto estrazionale. Nelle parti successive approfondiremo ulteriormente l’argomento.

Come sempre, trattandosi di previsione ciclometrica, vale la solita regola che prevede l’annullamento delle previsioni che presentassero sfaldamenti anticipati nelle 8-10 estrazioni antecedenti quella di calcolo.