Il Milionario – Caccia al sei
Introduzione
La primavera, oltre ad un tempo migliore dopo mesi di pioggia, si apre, per gli appassionati del Super Enalotto, con questa straordinaria ed innovativa teoria chiamata Il Milionario basata sulla “Credibilità potenziale” degli estratti che, di fatto, costituisce una alternativa senza precedenti all’ indagine statistica classica. Abbiamo inteso, stendendo questo procedimento, mettere in condizione lo scommettitore, in maniera totalmente autonoma, di elaborare le previsioni da giocare, anche senza avvalersi dell’ausilio di un supporto informatico, rendendo noti i calcoli occorrenti alla costruzione del sistema da mettere in gioco.
Tali operazioni abbisognano però di un supporto statistico periodico che sarà fornito:
- in forma gratuita per un anno a quanti intendessero acquistare la tecnica completa (metodo operativo + supporto statistico di base) al costo di € 300,00
- dietro pagamento di un canone di abbonamento trimestrale di € 50,00 a quanti intendessero acquistare la sola tecnica completa al costo di € 150,00
Inoltre, abbiamo pensato anche a quanti vogliono soltanto avere “i numeri pronti” da giocare. Per costoro esistono due possibilità:
- pacchetto trimestrale (il gruppo di numeri da giocare per un trimestre) al costo di € 45,00
- pacchetto semestrale, (i gruppi di numeri da giocare per due trimestri) al costo di € 75,00
I concetti fondamentali
Da dove siamo partiti
Prima di procedere nella trattazione, chiariamo i concetti fondamentali cui il metodo si ispira. Sfatiamo, anzitutto, la credenza secondo la quale, al Super Enalotto, non è possibile formulare un pronostico attendibile. Attenzione, ho scritto “attendibile” e non sicuro. Proprio perché nel gioco di azzardo (e tale è il Super Enalotto) non vi è nulla di sicuro. Ebbene, chi ci legge, sa che anche per il gioco del lotto, tantissimi scommettitori che legavano le proprie giocate solo ad eventi o “fatti” tramutandoli poi in numeri attraverso le varie “smorfie”, si sono dovuti ricredere di fronte a precise regole che, negli anni, hanno dimostrato come anche per eventi casuali sia possibile pronosticare con scientificità ed attendibilità.
Ma andiamo per gradi.
La definizione del campo archivio
Così come per il lotto, anche per il Super Enalotto, dobbiamo stabilire quale debba essere un “archivio” delle estrazioni su cui effettuare le nostre elaborazioni. Come sapete, il Super Enalotto è un gioco giovane, per cui, volendo limitarci alle sole estrazioni reali che si sono tenute avremmo un archivio storico di poco più di 15 anni, cosa che, statisticamente, sarebbe da ritenersi irrilevante. Ecco il motivo per cui, attraverso l’uso del computer, abbiamo bisogno di valutarne uno che sia organicamente più credibile e completo. Mediante programmi specifici si è potuto, quindi, definire un archivio vincolato ad un periodo di tempo ben definito.
Premesso che il gioco del lotto, nella forma in cui lo conosciamo oggi, è partito su 8 ruote nel 1870, abbiamo ritenuto giusto utilizzare un archivio che parte dal 1939, anno in cui le ruote da 8 passarono a 10. Su questo “range” di estrazioni, dal 1939 ai giorni nostri, abbiamo “simulato” anche le estrazioni “fittizie” fino al giorno in cui il Super Enalotto ha avuto effettivamente inizio. In tal modo potremo operare su un dato molto più omogeneo e statisticamente credibile, visto che racchiude 74 anni di eventi. Partendo, quindi, da una analisi statistica retrospettiva è stato possibile elaborare dei parametri validi per il gioco, imporre dei limiti e delle condizioni, nonché sviluppare dei procedimenti di calcolo.
L’ analisi classica delle frequenze
Ebbene, cominciamo ad esporre come esempio, secondo il criterio di frequenza, l’attuale classifica dei 90 numeri, limitandoci alle posizioni di maggiore interesse (diciamo le prime 30) a tutto il 10 gennaio 2009:
Bene. Disponiamo di 1/3 dei 90 numeri, quindi qualcuno dirà che, facendo un sistema su 30 numeri il problema dovrebbe essere risolto. Purtroppo non è così. Fino a qualche mese fa circolava un “miracoloso metodo” che altro non era che la tabella statistica aggiornata dei primi 30 numeri, proprio come quella che vi stiamo proponendo. Ebbene, sappiate che, giocando questi 30 numeri (ricordiamo aggiornati al 10/01/2009) non si sarebbe mai vinto il 6, e badate bene in ben 74 anni di estrazioni, tra simulate e reali. Per convincervi vi informo che giocando i primi 15 numeri si sarebbe ottenuto un 5 il lontano 16 marzo 1997 con i numeri 17-64-82-83-88. Sapete quale era il 6° fatidico numero ? Era il 12 un numero che, come vedete, all’epoca non compariva nei “restanti” 15 numeri. E nell’arco dei 74 anni esaminati, quel 5 avrebbe trovato solo un altro compagno nel lontanissimo 1984. Fate un po’ i calcoli: intervallo di 13 anni tra un 5 e l’altro e dall’ultimo siamo ad 16 anni di estrazioni ed ancora non se ne ritrova un terzo !
Ora, con tre estrazioni settimanali (per 52 settimane) abbiamo ben 156 concorsi all’anno e sostenere un gioco (magari anche ridotto) su una massa di 30 elementi così selezionati, in attesa di un 5, sarebbe impossibile. Abbiamo voluto farvi constatare con mano che maxi sistemi impostati da tante ricevitorie su parametri basati esclusivamente sulla frequenza dei numeri sono pressoché improponibili. Analogo discorso deve essere fatto per i sistemi basati sul ritardo. Esempio concreto della ingannevolezza del ritardo di un numero è il gioco del lotto. Quanti di voi si son trovati a rincorrere un dannato ritardatario dato per certo e che invece si è visto solo dopo 30-40 estrazioni di quando era preventivata la sua uscita ?
Visto dalle due angolazioni (frequenza e ritardo) il problema sembrerebbe irrisolvibile e porterebbe ad una sola conclusione: al Super Enalotto si deve solo fidare sulla fortuna. Ma non è così e vi dimostreremo, fatti alla mano, che le nostre teorie non sono campate in aria e non producono accozzaglie di numeri senza senso.
La “Regolarità” degli estratti
Per capire meglio cosa esprime questo concetto si ipotizzi la seguente serie di 10 estrazioni su di una certa ruota:
Osservando gli estratti si nota che due numeri si sono presentati con una frequenza maggiore rispetto agli altri. Essi sono il 22 presente per 5 volte ed il numero 89 presente per 4 volte. Secondo il mero concetto di frequenza, nel lasso di estrazioni considerate, il numero 22 è sicuramente “più frequente” dell’89. Ma se analizziamo con attenzione il decorso delle estrazioni vediamo che il 22 si è presentato per 5 volte “consecutivamente” mentre l’89 si è presentato con intervalli regolari di 2 estrazioni. Quindi possiamo concludere che, se è pur vero che il numero con maggior frequenza presenta, in assoluto, il massimo numero delle presenze, è proprio l’89 che, invece, presenta sintomi di sortita con una “regolarità” che il numero iperfrequente non presenta. Ovviamente si immagini una analisi statistica che abbracci i 74 anni di estrazioni (reali e simulate) che abbiamo come archivio di base, su cicli predefiniti. Ecco, quindi, che ci si presenta un quadro del tutto nuovo rispetto a quello delle solite statistiche di frequenza e ritardi. Un quadro che ci indica quali sono i numeri che, con maggiore regolarità, si presentano nella sestina vincente. E non solo. La nostra indagine ha anche appurato quali siano le “combinazioni” di 2, 3 e 4 elementi che, sempre secondo il concetto sopra illustrato, si combinano con i numeri che presentino le caratteristiche di “ripetitività regolare” nella colonna vincente del Super Enalotto. Pertanto, la “credibilità potenziale” di un numero è data dal suo indice di frequenza regolare in cicli regolari in un dato archivio di estrazioni.
Tornando al ciclo delle 10 estrazioni che abbiamo portato come esempio, tanto per capirci, se dovessi puntare su un numero tra il 22 e l’ 89 come numero a maggiore “credibilità potenziale” non potrei far altro che puntare sul secondo che, come visto, manifesta tendenza di estrazione regolare contrariamente al primo che, invece, si è manifestato consecutivamente per 5 estrazioni per poi scomparire dal quadro estrazionale. Analogo discorso va fatto con il ritardo che viene manifestato dai numeri che mancano dalla sestina vincente. Anche in questo caso, come abbiamo appurato nelle migliaia di verifiche fatte, non saranno i “ritardatari assoluti” ad interessare il nostro criterio di selezione ma, molto più realisticamente, i “ritardatari ciclici” che, contrariamente a quelli assoluti, torneranno a manifestarsi dopo periodi di assenza facilmente prevedibili.
La Teoria
La media di sortita di un numero
Ma torniamo al nostro criterio di selezione C.P. per poter trasferire le basi che permetteranno di ricavare le previsioni future. Anzitutto chiediamoci quante probabilità abbiano i 90 numeri di poter essere estratti nella colonna vincente. Esistono due valutazioni oggettive da fare. Se consideriamo la sola sestina vincente, numero jolly escluso, il calcolo è consequenziale: 90 numeri diviso 6 estratti fa 15. Quindi, secondo una logica puramente matematica dovremmo attenderci, in media, che un numero esca ogni 15 estrazioni. Se, invece, consideriamo anche il numero jolly, ecco che la media decresce a 90:7 0= 12,85. Chiaramente, anche per comodità di calcolo, opteremo per la prima ipotesi. Ma sappiamo, come il lotto ci insegna, che questa è solo teoria, in quanto il caos estrazionale determina sia iperfrequenze che sottofrequenze, generando ripetizioni e ritardi.
Aggiungo anche, prendendo a spunto le teorie del lotto, che in tema di ritardi, si assegna ad un numero un certo interesse dopo aver maturato almeno 8 cicli di ritardo teorico (stimato in 18 estrazioni), ovvero 144 colpi. Travasando questo concetto potremmo dire che, per il Super Enalotto, un numero che ritarda nella sestina vincente, sarebbe interessante da puntare solo dopo 15 x 8 = 120 concorsi. Ma se usassimo questo metro faremmo un colossale buco nell’acqua: le previsioni ricavabili sarebbero nulle ! Ecco, pertanto, che abbiamo studiato un algoritmo matematico che, come dire, media le due valutazioni di fondo (frequenza e ritardo) ed individua un ciclo “certo” cui esso va applicato.
Il Sogno diventa Realtà
Vi presentiamo, di seguito, la situazione che abbiamo “fissato” al 31/12/2012, quando grazie alla teoria della C .P. risultavano “altamente probabili per il gioco” 15 numeri. Anzitutto vediamo il quadro delle estrazioni che si presentava alla data della fine dell’anno, dopo le estrazioni effettuate nei mesi di novembre e dicembre:
Sulla scorta degli estratti succedutisi nei mesi di novembre e dicembre 2012 (pertanto su un totale di 13+13 = 26 estrazioni), senza considerare gli estratti come numero jolly, si definiva una situazione statistica di presenze come quella che, di seguito, viene riportata dalla tabella:
Abbiamo evidenziato in rosso i numeri che nei mesi di novembre e dicembre non erano usciti, mentre in verde sono indicati quelli che si sono più frequentemente presentati (con 3 e 4 uscite). Sintetizzando abbiamo:
- i 13 numeri 2-21-23-30-32-36-40-55-58-64-68-69-90 (in rosso) sono quelli che secondo i criteri classici statistici erano attesi (ritardano da almeno 26 estrazioni)
- i 24 numeri 1-6-8-9-11-15-20-22-25-26-31-39-51-53-56-57-59-60-66-74-77-82-84-87 (in verde) sono invece i numeri iperfrequenti dei due mesi di estrazioni
Vediamo, nelle successive estrazioni di gennaio cosa accadde:
Infatti, alla data del 31/12/2012, la teoria C.P. segnalava il seguente quadro (riportiamo pubblicamente solo la fascia a massima probabilità, ma la teoria, come detto, indica fino a 45 numeri, ovvero 3 fasce da 15 numeri cadauna):
Mettendodo in gioco solo il gruppo di 15 numeri (Massima probabilità) ecco i risultati che si sarebbero ottenuti:
Gli interessati possono provvedere all’abbonamento relativo Teoria della Credibilità Potenziale alla seguente pagina.
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