La ciclometria spaziale

Settembre 21, 2014 | Lotto

A conclusione della prima parte abbiamo enunciato il nostro primo teorema relativo alla ciclometria spaziale che recita: “Il Punto di equilibrio (PDE) di un parallelepipedo (e comunque di un solido) è costituito da due parametri fondamentali, uno SOMMATIVO (PDES) ed uno DISTANZIALE (PDED)”.

Aggiungiamo a quanto sopra affermato, che quando il PDES ed il PDED di una qualsiasi figura solida coincidono tra loro, ci troviamo nella condizione di “equilibrio simmetrico assoluto(ESA), cosa che si traduce in previsioni dall’esito positivo quasi certo.

Anticipiamo anche che la teoria del PDE trova la sua massima resa con l’applicazione del Codice Fabarri: nel 4° fascicolo, di prossima pubblicazione a fine ottobre, verrà spiegato come operando con alcune tavole del Codice si addivenga a previsioni di altissima attendibilità che sono mirate non solo alla vincita di ambate ed ambi ma anche delle sorti superiori.

Infine ci sia concessa una considerazione. Se Fabarri fosse vissuto ai giorni nostri, sulla scorta delle teorie e degli insegnamenti degli altri padri della ciclometria, primo fra tutti Domenico Manna, sicuramente avrebbe tentato di trasporre quelle che erano le sue teorie ciclometriche su concetti di spazio, simmetria e regolarità matematica che, alla luce di quanto divulgato, vanno a regolare in maniera impeccabile l’imperscrutabile sequenza evolutiva degli estratti.

Nei suoi appunti ho trovato più tracce di un timido tentativo di applicare qualcuno dei suoi procedimenti a figure solide. Emblematico è uno schizzo di cubo con indicata una serie di numeri a passo 8 (8-16-24-32-40-48-56-64) inframmezzata da alcuni punti interrogativi posti in corrispondenza dei lati del cubo dove la disposizione dei numeri non produceva il valore 8 quale distanza.

Quindi sappiamo che anche Fabarri si era posto la domanda: le teorie ciclometriche sono valide, oltre che per le figure piane, anche per quelle solide, ovvero quelle tridimensionali? La risposta possiamo darla noi oggi e non può che essere affermativa.

Come detto, per poter operare avremo bisogno di alcune condizioni. Vediamo quali:

  1. Due ambi, estratti su ruote diverse, in posizione isotopa e che abbiano medesima distanza ciclometrica;
  2. Dei quattro numeri che formano i due ambi, due dovranno essere di ordine pari e due di ordine dispari;
  3. I due ambi considerati non dovranno essere presenti su nessun’altra ruota oltre che sulle due che costituiscono la base di gioco.

Cominciamo, mediante esempi, a vedere la figura del parallelepipedo. Il caso che illustriamo ricade nella categoria delle figure “costruite” (in seguito spiegheremo meglio).

In occasione della estrazione dell’1 luglio 2014 rileviamo sulla ruota di Cagliari l’ambo 72-67 (1° e 2° estratto) e sulla Ruota Nazionale l’ambo 11-16 (1° e 2° estratto) entrambi con distanza ciclometrica 5. Inoltre nessuno dei due ambi è stato estratto su altra ruota e dei quattro numeri che formano gli ambi 2 sono pari (16-72) e due sono dispari (11-67).

Siamo quindi nella condizione richiesta per sviluppare i calcoli e ricavare la previsione. Andremo a disporre sulla faccia superiore del parallelepipedo (vedasi figura) i 4 estratti mentre sulla faccia inferiore collocheremo i rispettivi diametrali (27-22-61-56):

Come vedete dalla figura abbiamo tracciato le diagonali interne del parallelepipedo che congiungono ciascuno dei vertici della faccia superiore con il vertice opposto della faccia inferiore (11-27 / 16-22 / 72-56 / 67-61). Tutto questo serve a individuare, come abbiamo spiegato nello scorso numero, il punto interno del parallelepipedo in cui tali diagonali si intersecano in quello che viene definito il punto di equilibrio del solido (PDE).

Come detto esistono il PDES (Punto di equilibrio sommativo) ed il PDED (Punto di equilibrio distanziale).

IlPDES viene calcolato trovando, molto semplicemente, il punto medio delle diagonali:

11-27                   27-11 = 16           16:2 = 8                11+8 = 19            27-8 = 19

16-22                   22-16 = 6             6:2 = 3                  16+3 = 19            22-3 = 19

72-56                   72-56 = 16           16:2 = 8                56+8 = 64           72-8 = 64

67-61                   67-61 = 6             6:2 = 3                  61+3 = 64            67-3 = 64

Come si vede abbiamo ottenuto dalle operazioni di identificazione del punto medio due valori ripetuti, il 19 ed il 64l a cui somma produce come risultato il PDES del parallelepipedo costruito che è pari a 19+64 =83.

Questa operazione, lo ricordiamo, va effettuata operando secondo il criterio della mera aritmetica, ovvero sottraendo dal numero maggiore quello minore per poi dividere per due e ottenere il segmento che unito al minore e sottratto al maggiore produce come risultato il punto medio di ciascuna diagonale.

 Ora vediamo quale è, invece il PDED che calcoleremo utilizzando le distanze ciclometriche tra i due vertici di ciascuna diagonale. Ebbene, senza riproporre i calcoli, va subito detto che essendo le differenze aritmetiche tra gli elementi di ciascuna diagonale inferiori a 45, il risultato è il medesimo.

Vale a dire che 27-11 ha per distanza ciclometrica proprio il valore 16 che ne è anche la differenza aritmetica, 16-22 ha per distanza 6, 72-56 ha per distanza 16 ed infine 67-61 ha per distanza 6.

Da questa situazione il PDED risulta essere dato dalla somma tra 16 e 6, vale a dire 22.

Sia il PDES che il PDED hanno notevole importanza per l’elaborazione della previsione e possono essere utilizzati in modo indipendente come dei veri e propri “campanelli d’allarme” che ci segnaleranno ruota ed uscita delle previsioni poste in gioco.

Va precisato che il PDES 83 ed il PDED 22 annunciano l’uscita di un ambo che avrà come somma 83 e di un ambo che avrà distanza 22. Giusto per la cronaca segnaliamo che nella successiva estrazione del 3 luglio su Cagliari uscì 27-49 (distanza 22), il 5 luglio 90-22 (distanza 22) sempre sulla ruota sarda, il 12 luglio sulla Ruota Nazionale 74-9 (somma 83). Ma l’individuazione di questi ambi è cosa assai complessa che riteniamo preferibile omettere nella stesura di questi articoli limitandoci ai procedimenti più immediati e semplici.

Vediamo, pertanto, quale sia la prima previsione ricavabile per un concreto e credibile gioco di ambata ed ambo sulle due ruote su cui abbiamo rintracciato la coppia di ambi di partenza.

Questa prima variante è quella più semplice da individuare e non fa riferimento ne al PDES ne al PDED.

Utilizzeremo come capo giochi della previsione i due valori dati dai punti medi delle diagonali interne del parallelepipedo 19 e 64.

Per l’abbinamento in ambo ricaveremo 4 elementi applicando la distanza delle diagonali interne al valore somma comune delle stesse:

11-27                    somma 11+27 = 38                         distanza 16

16-22                    somma 16+22 = 38                         distanza 6

72-56                    somma 72+56 = 128-90 = 38       distanza 16

67-61                    somma 67+61 = 128-90 = 38       distanza 6

e quindi:

38 + 16 = 54        38-16 = 22           38+6 = 44            38-6 = 32

Questi quattro elementi insieme ai capo giochi costituiranno gli 8 ambi 19-22 / 19-32 / 19-44 / 19-54 / 64-22 / 64-32 / 64-44 / 64-54 o le due cinquine 19-22-32-44-54 / 64-22-32-44-54 in gioco sulle ruote di Cagliari e Ruota Nazionale.

Nella successiva estrazione del 3 luglio 2014 sulla Ruota Nazionale esce l’ambo 19-44 (accompagnato da 53 al posto di 54 e 63 in vece del 64!).

(continua)