Composizioni armoniche – Seconda parte

Ottobre 01, 2015 | Lotto

Abbiamo introdotto con la prima parte uno degli scritti privati di Fabarri, una sorta di “dispense” per così dire che egli preparava per i suoi “seguaci” ed in cui, come i più attenti avranno notato, era solito usare un linguaggio meno freddo e professionale di quello utilizzato negli articoli pubblicati dalla rivista “IL CALCOLO VINCITORE”. In questo scritto fabarriano vi è il primo e unico accenno al disagio provato dal grande studioso nella divulgazione delle sue teorie. Non è fatto sconosciuto che, all’epoca, le teorie sulla ciclometria furono accolte con scetticismo dalla quasi totalità degli studiosi che erano dediti solo e soltanto allo studio della statistica e dei ritardi.

Inoltre, in questo scritto di Fabarri vi è una sensazione di trionfalismo, come se si fosse accorto di aver individuato un qualcosa che gli permettesse di rincorrere la sorte che egli aveva sempre preferito al gioco del lotto, ovvero il gioco di ambata, con una certezza quasi assoluta di esito positivo. Indubbiamente l’individuazione del criterio di selezione delle formazioni necessarie alla corretta elaborazione del procedimento è, rapportata ai tempi, un qualcosa di innovativo e unico. Il concetto di formazioni-spia o di elementi di completamento delle formazioni simmetriche è stato, successivamente, ampliato e perfezionato dagli studiosi ma rimane, nel contesto dell’opera fabarriana, un elemento unico e non più ritrovato nei successivi lavori.

Quel che appare strano è che questa mirata tecnica, che individua un numero che sorte  con certezza quasi assoluta su una ruota fissa, non abbia avuto un seguito e che l’illustre lottologo non abbia escogitato un credibile abbinamento per le sorti maggiori.

Dalle indicazioni e considerazioni del grande Fabarri siamo partiti per sviluppare, come al solito, degli aggiornamenti e delle migliorie procedurali che andiamo ad illustrare a beneficio dei nostri lettori.

Delle elaborazioni apportate alla tecnica delle COMPOSIZIONI ARMONICHE del Fabarri, fermo restando il procedimento originario riportato integralmente nella prima parte, abbiamo ritenuto opportuno divulgare solo una parte. Abbiamo fatto questa scelta per via dei risultati clamorosi che una variante da noi studiata ha ottenuto nell’ultimo semestre e che attendono ulteriore conferma in un lasso di tempo di almeno altri 5-6 mesi per poter poi superare la rigida selezione che imponiamo alle tecniche che vengono pubblicate.

Puntualizziamo questo perché non vorremmo fare come tanti cabalisti che, scoperto il “calcoletto” risultato vincente negli ultimi 3 mesi, dichiarano trionfanti di aver trovato il metodo infallibile che poi fa miseramente cilecca nei mesi successivi.

Vediamo, ora, una prima variante al procedimento fabarriano oggetto della nostra attenzione. Utilizziamo, come sempre, gli stessi esempi utilizzati dall’autore.

Estrazione del 4/5/1968, ruota di Genova, ambo unito 16-72 (4° e 5° estratto) entrambi di ordine pari. Procediamo come previsto da Fabarri ricavando l’ambo derivato (somma e distanza) e la sua metà:

16+72 = 88                          16+90 = 106-72 = 34                                       88:2 = 44              34:2 = 17

Il 27/7/1968 esce a Milano di nuovo l’ambo 16-72 rispettando la condizione di sortita o dell’ambo di base o del suo ambo derivato o della metà di quest’ultimo.

A questo punto non faremo altro che una semplice operazione di quadratura tra l’ambo di base e il suo corrispondente ambo derivato, individuando la somma delle somme comune:

16 72 88 50
88 34 32 70
14 16 30

Sarà proprio il numero 30 a rappresentare la nostra ambata in gioco sulla ruota fissa di Milano. E dopo 14 estrazioni, ecco puntuale sortire il 30 su Milano in data 2/11/1968.

Per il gioco di ambo consiglio di abbinare i due punti medi che sono espressi dall’ambo base e dall’ambo derivato per un gioco di due soli ambi secchi a ruota fissa ed a tutte.

Nel caso in esame avremmo avuto:

16-72 = distanza 34: 2 = 17                          72+17 = 89                          16+90 = 106-17 = 89

88-34 = distanza 36: 2 = 18                          34-18 = 16                           88+18 = 106-90 = 16

per il gioco dei due ambi 30-89 / 30-16 su Milano e tutte.

Esito: al 4° colpo ambo secco 30-16 su Firenze (tutte).

Sempre dalla stessa estrazione del 4/5/1968, ruota  di Milano 15-87 (3° e 4° estratto), entrambi dispari.

15+87 = 102-90 = 12                       15+90 = 105-87 = 18                       12:2 = 6                                18:2 = 9

Il 6/7/1968 esce a Venezia l’ambo 6-9. Operiamo la quadratura:

15 87 12 33
12 18 30 9
27 15 42

Otteniamo l’ambata 42 in gioco su Venezia che, al 7° colpo, in data 24/8/1968, sorte puntuale!

Per ambo avremmo ottenuto:

15-87 = distanza 18: 2= 9                              15-9 = 6                               87+9 = 96-90 = 6

12-18 = distanza 6: 2 = 3                               12+3 = 15                            18-3 = 15

e quindi in gioco i due ambi 42-6 / 42-15 su Venezia e tutte.

Esito: al 7° colpo, proprio sulla ruota fissa di Venezia, ambo secco 42-15 !!!!

Sempre dalla medesima estrazione del 4/5/1968, ruota di Palermo 75-73 (4° e 5° estratto), entrambi dispari:

75+73 = 148-90 = 58                       75-73 = 2                                             58:2 = 29              2:2 = 1

Il 25/5/1968 esce a Napoli l’ambo 29-1.  Otteniamo:

75 73 58 77
58 2 60 41
43 75 28

Da cui l’ambata 28 che, su Napoli, esce a colpo in data 1/6/1968 !!!

I due ambi secchi 28-74 / 28-75 generati da:

75-73 = distanza 2: 2 = 1                               75-1 = 74                             73+1 = 74

58-2 = distanza 34:2 = 17                              58+17 = 75                          2+90 = 92-17 = 75

non ebbero esito positivo.

Questa negatività di esito la si riscontra spesso quando uno dei due termini di abbinamento coincide con uno dei numeri dell’ambo base (nel nostro caso il 75), per cui è bene in situazioni simili, per elementari norme di prudenza, non mettere in gioco la previsione ricavata per la sorte di ambo.

Ultimo caso tratto dall’estrazione del 4/5/1968, ruota di Roma 37-61 (4° e 5° estratto), entrambi dispari:

37+61 = 98-90 = 8                            61-37 = 24                                          8:2 = 4                  24:2= 12

Il 25/5/1968 esce, proprio sulla ruota di Roma, l’ambo 4-12.

37 61 8 61
8 24 32 69
45 85 40

Dopo 12 estrazioni, alla data del 17/8/1968, esce su Roma la nostra ambata 40.

Per ambo avremmo ottenuto:

37-61 = distanza 24: 2 = 12                          37+12 = 49                          61-12 = 49

8-24 = distanza 16: 2 = 8                               8+8 = 16                              24-8 = 16

Il gioco degli ambi secchi 40-49 / 40-16 avrebbe conseguito la vincita su Genova (tutte), in data 10/8/1968, dell’ambo secco 40-49.

Vi invitiamo a non sottovalutare questa tecnica per il ricavo di una eccellente ambata a ruota fissa preferendola, magari, al perdente gioco dei ritardatari. Ricordiamo che il ciclo teorico di sortita dell’ambata su ruota unica è di 18 estrazioni e che, gli esiti, per oltre il 50 % dei casi verificati nell’ultimo triennio, si ottiene, in media, con un tempo di attesa di 5,7 estrazioni.