L’equilibrio ciclometrico – Parte seconda

Marzo 16, 2015 | Lotto

Nella parte precedente abbiamo cominciato a trattare questo interessante argomento partendo dal concetto di base della Teoria dell’Equilibrio Instabile partorita circa 60 anni fa dal prof. Egidio Tessadri.

Sullo sviluppo del concetto di equilibrio si è poi sviluppata la illusoria “legge del terzo” che orienterebbe l’uscita dei numeri secondo un parametro statistico.

Tali considerazioni hanno, fino ad oggi, trovato applicazione solo ai numeri e mai alle distanze. E noi vogliamo verificare se, almeno in parte, queste teorie possano essere adattate e sfruttate in ciclometria per ricavare delle credibili previsioni.

Per prima cosa abbiamo individuato quali possano essere ragionevolmente considerate le “probabilità” di sortita di una data distanza. Su una ruota sono estratti 5 numeri che generano 10 distanze in quanto formano 10 ambi, ognuno con la sua distanza. Le distanze “ciclometriche” sono in totale 45, per cui si evince che, mediamente, ogni distanza ciclometrica dovrebbe sortire ogni 45:10 = 4,5 estrazioni.

Utilizziamo, a supporto, il prospetto degli estratti della ruota di Bari relativo ad un blocco di 11 estrazioni che va dall’1 al 24 luglio 2014)

Quindi considerando che per ciascuna estrazione vi sono 10 ambi, su un campo di 110 ambi estratti, il quadro statistico che se ne ricava è il seguente:

Con 7 uscite la distanza 7

Con 6 uscite la distanza 18

Con 5 uscite le distanze 12, 26 e 36

Con 4 uscite le distanze 6, 13, 29 e 33

Con 3 uscite le distanze 5, 14, 16, 19, 20, 24, 37, 38, 40, 41, 43

Con 2 uscite le distanze 1, 3, 4, 10, 17, 21, 23, 30, 34, 35, 39, 42, 44

Con 1 uscita le distanze 2, 8, 11, 22, 25, 27, 31

Con 0 uscite le distanze 9, 15, 28, 32, 45

Come deve essere interpretato il quadro sopra riportato?

Possiamo dire che, sulla scorta delle uscite:

  • 5 distanze (7,12,18,26,36) hanno collezionato 28 presenze su 110, vale a dire esattamente il 25,46% delle possibili distanze mantenendosi sopra media del ciclo presunto di 4,5 estrazioni
  • 5 distanze (9,15,28,32,45) sono risultate assenti
  • le restanti 35 distanze con 82 presenze su 110, ergo il 74,54%, sono risultate sottomedia del ciclo presunto di 4,5 estrazioni

Analizziamo anche il successivo blocco di 11 estrazioni apparse sulla ruota di Bari tra il 26 luglio ed il 24 agosto 2014:

L’analisi di questo secondo blocco ci indica:

Con 5 uscite le distanze 4, 36

Con 4 uscite le distanze 9, 17, 18, 21, 27, 35, 38, 42, 44

Con 3 uscite le distanze 8, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 22, 23, 25, 41

Con 2 uscite le distanze 1, 2, 10, 24, 28, 30, 33, 32, 34, 39, 40, 43

Con 1 uscita le distanze 3, 5, 7, 19, 26, 31, 37, 45

Con 0 uscite le distanze 6, 20, 29

Senza scendere nel dettaglio, già ad occhio, si nota una distribuzione più “equa” delle singole distanze ciclometriche che ci porta a riepilogare, sul totale delle 22 estrazioni esaminate sul compartimento pugliese, il seguente quadro:

Con 10 uscite le distanze 18, 36

Con 8 uscite le distanze 7, 12

Con 7 uscite le distanze 4, 13, 38

Con 6 uscite le distanze 14, 16, 17, 21, 26, 33, 35, 41, 42, 44

Con 5 uscita le distanze 23, 24, 27, 40, 43

Con 4 uscite le distanze 1, 5, 6, 8, 9, 10, 11, 19, 22, 25, 29, 30, 34, 37, 39

Con 3 uscite le distanze 2, 3, 15, 20

Con 2 uscita le distanze 28, 31, 32

Con 1 uscita la distanza 45

A conclusione dell’analisi di due cicli di 11 estrazioni sulla ruota di Bari annotiamo che 22 distanze delle 45 possibili, con valore maggiore del ciclo teorico di sortita di 4,5 estrazioni, hanno “collezionato” 142 presenze su 220 pari al 64,55% e le restanti 23, stimate come sottomedia, 78 presenze pari al 35,45%.

Come si vede valori molto vicini a quelli della teoria dell’ equilibrio instabile cui avevamo accennato sette nella prima parte (64,5% e 35,5%) anche se il rapporto esistente tra le due masse di valori è circa paritario (22 contro 23).

Ciò conferma che, almeno in teoria, la nostra interpretazione relativa alle distanze rimane in linea con il concetto di equilibrio relativo alle frequenze ed ai ritardi dei numeri.

Ma fin qui abbiamo solo “verificato” la coerenza della nostra intuizione. Ora tocca vedere come applicarla. Ed è quello che faremo nella terza parte.