Particolari considerazioni sulla distanza 45 – Parte prima

Novembre 29, 2015 | Lotto

Come molti tra voi ben sapranno, in ciclometria la distanza 45 viene considerata come la distanza “principe”. Essa identifica il diametro massimo del cerchio ciclometrico su cui idealmente sono disposti i 90 numeri e definisce la serie degli ambi diametrali che, tra tutte le formazioni “tradizionali” in cui sono divisibili gli ambi, sono stati e ancora oggi sono uno dei cardini fondamentali su cui si articola lo studio dei fenomeni ciclometrici.

In questo nostro intervento andremo a considerare un altro particolare aspetto del valore 45, ovviamente inteso come valore distanziale tra estratti. Lo facciamo con un esempio che presenta una linearità esemplare che ci permette di chiarire al meglio il procedimento operativo.

ESTRAZIONE DELL’1/3/2007

Sulla ruota di Milano sorte l’ambo 85-70 i cui elementi occupano la prima e quinta posizione estrazionale. Nella medesima estrazione su Venezia, come 1° e 5° estratto troviamo i numeri 13 ed 88. I due ambi che abbiamo individuato sono, pertanto, isotopi (estratti al medesimo posto) ed hanno la medesima distanza 15.

In ciclometria, questi fenomeni estrattivi, determinano quasi sempre la messa in gioco del valore sommativo diametrale eguale delle due coppie di estratti o, in alternativa, il valore sommativo finale della quadratura (vedi figura 1)

Il vero problema, al di là del gioco della semplice ambata, è sempre stato quello dell’abbinamento dei numeri per il gioco di ambo.

Quel che abbiamo anni fa spiegato trattando delle “DISTANZE INTERMEDIE” è che, molto spesso, nello spazio delimitato dal caos dei numeri, alcuni elementi tendono ad incrociarne altri che sono determinati proprio da fattori “intermedi” che ne rappresentano, in alcuni casi, dei veri e propri “vagoni” utilizzati per compiere determinati movimenti sulla circonferenza ciclometrica.

Tutti voi conoscerete cosa sono le terzine simmetriche. Esse sono delle terzine che sono composte da numeri che manifestano la medesima distanza e che sono equidistanti tra loro. E così come esistono le terzine simmetriche 1-31-61, 2-32-62…. 30-60-90, nulla vieta che possano esistere delle distanze simmetriche, o se volete, dei tronconi eguali in cui una distanza possa dividersi.

Ovviamente tale discorso vale, come spiegammo all’epoca, solo per alcune di esse, ed in particolare per le distanze che sono multiple di 3.

Si osservi, a tal proposito, il prospetto che proponiamo contrassegnato dalla figura 2:

Vedremo, in questo e nei prossimi nostri interventi, come tali suddivisioni della distanza, possano comportare fenomeni davvero singolari di attrazione numerica che portano a formulare delle previsioni altamente affidabili.

Tornando al nostro esempio, e quindi al valore 45 distinto in tre settori di 15, possiamo tranquillamente affermare che la equivalenza dei due ambi riscontrati con i simmetrici è data non solo dal fatto che gli elementi che li compongono appartengano a due terzine simmetriche, ma anche per il fatto che la ipotetica distanza 45, valore ottimale ed ideale secondo i ciclometristi della distanza espressa da coppie di ambi, sia divisibile in 3 settori di 15 unità, e ne rispetti il valore con i numeri “di movimento simmetrico”. In sostanza avremo che:

e quindi

E sapete cosa uscì dopo 6 estrazioni sulla ruota di Milano (dopo che al colpo precedente si era già manifestata l’ambata 83) ? I numeri 83-46-16 ! Un terno annunciato proprio dalla considerazione e dalla suddivisione che abbiamo operato !

(continua)