Sincro(to)nizziamoci con le vincite – Parte seconda

Settembre 01, 2015 | Uncategorized

Come consuetudine vuole, eccoci ad illustrare un primo aggiornamento al procedimento del “Sincrotrone 1” di Fabarri. Corre l’obbligo di sottolineare che quanto ricavabile con l’originario procedimento dell’autore rimane di grande attualità ma, ovviamente, solo limitandosi al gioco dell’ambata.

I nostri aggiornamenti, oltre che a migliorare la resa dei procedimenti dell’illustre lottologo, mirano anche, e direi soprattutto, ad ampliare il gioco e le vincite, partendo quanto meno dall’ambo.

Onde non generare confusione in quanti ci seguono, ci rifaremo agli esempi trattati dal Fabarri per illustrare quanto la sua mente partorì.

Estrazione dell’1 dicembre 1962, ruota di Bari estratti 16 e 56.

La prima operazione consiste nel calcolo della somma e della differenza:

16+56 = 72                          56-16 = 40

Quindi si opera conteggiando il valore integrativo ai fissi 91 e 46:

91-72 = 19                           46-40 = 6                             19+6 = 25

da 16 a 19 = 3                    da 56 a 19 = 53

Questo è quanto il Fabarri scrisse ma …. c’è un errore ! Egli infatti commise, secondo il mio modesto giudizio, l’errore di considerare la integrazione da 3 a 19 e da 56 a 19 come una semplice integrazione aritmetica. Invece, secondo una corretta impostazione ciclometrica i valori integrativi, che pertanto diventano le distanze ciclometriche intercorrenti, sono:

da 16 a 19 = +3                  da 56 a 19 = -37

Ricordino i lettori attenti i segni + e che abbiamo posto davanti a tali distanze. Li ritroveremo nelle successive versioni del “Sincrotrone” fabarriano.

Questi due valori integrativi, definiti integratori distanziali, vanno addizionati e sottratti al capogioco che già Fabarri aveva individuato e che costituisce la somma integratrice della formazione.

In sostanza non faremo altro che ipotizzare, oltre al valore sommativo, anche la possibilità che a sortire siano elementi che riproducono la medesima distanza dal valore sommativo stesso. Pertanto avremo:

25 + 3 = 22.28                    25 + 37 = 62.78 (78 perché 25+90 = 115-37 = 78)

Le operazioni che abbiamo fatto, infine, coinvolgono per due volte il capogioco 25 per cui il nuovo elemento capogioco che andremo a ricavare sarà dato dal raddoppio del 25, quindi 25+25 = 50.

In conclusione si mette in gioco la previsione composta dall’ambo secco principale 25-50 e dalle terzine 50-28-22 e 50-62-78 sulla ruota di Bari e, per recupero, a tutte.

Dopo 7 estrazioni, in data 19/1/1963 ecco sortire a Cagliari (tutte) il clamoroso terno secco 50-28-22, ed al colpo successivo, su Palermo (tutte), l’ambo in terzina 62-78!

Estrazione dell’1 dicembre 1962, ruota di Genova estratti 2 e 41.

2+41 = 43                            41-2 = 39

91-43 = 48                           46-39 = 7                             48+7 = 55

da 2 a 48 = -44                   da 41 a 48 = +7

Ricaviamo:

55 + 44 = 9.11                    55 + 7 = 62.48

Capogioco: 55 x 2 = 110-90 = 20

Previsione in gioco: ambo secco principale 20-55 e le terzine 20-11-9 / 20-62-48 su Genova e tutte.

Esito: a colpo, ambo secco principale 20-55 sulla ruota base di Genova !

Ancora dalla stessa estrazione, ruota di Napoli, estratti 14 e 26.

14+26 = 40                          26-14 = 12

91+40 = 51                          46-12 = 34                           51+34 = 85

da 14 a 51 = +37               da 26 a 51 = +25

Ricaviamo:

85 + 37 = 32.48                  85 + 25 = 20.60

Capogioco: 85 x 2 = 170-90 = 80

Previsione in gioco: ambo secco principale 80-85 e le terzine 80-32-48 / 80-20-60 su Napoli e tutte.

Esito: al 3° colpo, ambo in terzina 80-48 sulla ruota di Roma (tutte) !

Va detto che, in situazioni giocabili come quelle illustrate, è del tutto indifferente che si scelga questo o quell’estratto. Vale sempre la regola di Fabarri che prevede la messa in gioco di un ambo che sia comunque unito. Come anche va sottolineato che, nella stragrande maggioranza dei casi, si assiste nel limite delle 8 estrazioni successive alla sortita di almeno un ambo in terzina per tutte.

Questo va detto anche per ricordare che il gioco, almeno a tutte, necessita di una adeguata progressione di puntate, in relazione al premio pagato per l’ambo in terzina che corrisponde ad 8,3 volte al lordo della posta.

Seguiteci fiduciosi. Nel prossimo intervento illustreremo come utilizzare una seconda interessantissima ed alternativa procedura!

(continua)